La Raccolta

Le stanze dell’olio, del vino e della farina raccontano un mondo passato

In un’epoca nella quale tanti (troppi!) chiudono e rottamano, c’è qualcuno che ha deciso, senza scopo di lucro, di rendere fruibile una struttura storica dove un tempo si producevano i prodotti essenziali della vita del nostro territorio: la farina, l’olio e il vino.

Nel cuore delle Marche, in una delle contrade di Corinaldo, a Madonna del Piano, si trova un pezzetto di patrimonio storico-culturale che aspetta soltanto di essere apprezzato da curiosi visitatori che verranno riportati indietro nel tempo, all’epoca in cui la vita era sicuramente più faticosa ma anche meno frenetica e forse più serena.

Le famiglie Patregnani e Sabbatini che hanno ereditato il complesso, hanno deciso negli ultimi anni di togliere la polvere accumulata nel tempo, dopo la chiusura delle attività del molino e del frantoio che qui tanto a lungo sono stati un punto di riferimento per il territorio.

Perché?
In primo luogo per rendere giustizia al mondo contadino da cui tutti proveniamo e a cui dobbiamo riconoscenza, un tipo di società solidale e coesa all’interno di famiglie molto spesso patriarcali, nel difficile contesto della mezzadria e anche per creare una preziosa opportunità per i più piccoli di venire a contatto con un mondo che costituisce anche le loro radici.

Nelle stanze di questa raccolta di oggetti sarà possibile ammirare quelle macine a pietra, tanto antiche da risalire addirittura al Medioevo, che grazie alla forza delle acque, deviate dal fiume Cesano, trasformavano i prodotti agricoli in farine di grano, di orzo, di mais…

E sarà possibile capire come si otteneva l’olio extravergine di prima spremitura con sistema a freddo, ammirando i locali dove le drupe violacee si trasformavano nel prezioso e salutare condimento.

Un ulteriore locale serve ad illustrare il funzionamento delle attrezzature per la trasformazione delle uve nel nettare di Bacco.

E alla fine di questo viaggio nel tempo, la quiete della campagna attende i visitatori, per una passeggiata fino al fiume, un giro in bicicletta o semplicemente un po’ di riposo sul prato verde: modi diversi di apprezzare la pace delle campagne corinaldesi.